La certificazione di parità di genere

la certificazione di parità di genere si basa sullo standard puramente italiano UNI/PDR 125. Il sistema di gestione descritto da questa norma, che da diritto all’ottenimento della certificazione di terza parte tramite un ente accreditato Accredia viene richiamato e disciplinato nell’ambito del D.M. 29 aprile 2022. Al fine dell’ottenimento della certificazione è svolta una valutazione delle performance e l’azienda deve superare un determinato punteggio. La gender equality è un aspetto fondamentale della CSR e dell’ESG , lato sostenibilità sociale, e la norma fornisce un framework molto efficace per il suo ottenimento. L’azienda può ovviamente scegliere di utilizzare questo standard come linea guida, senza arrivare per forza all’ottenimento di un certificato di terza parte (che chiaramente ha i suoi costi di ottenimento e mantenimento).

Interessante notare che, qualora si opti per la certificazione, è previsto anche il rilascio del Marchio UNI: un marchio che attesta la conformità a requisiti stabiliti dalla UNI/PdR 125. Inoltre la certificazione rende l’azienda conforme alla legge 5./11/2021 n.162 “Legge sulla parità salariale” che obbliga le aziende al di sopra dei 50 dipendenti alla redazione di un rapporto biennale sugli indicatori del personale maschile e femminile.

Contenuti della norma

La norma si basa sull’applicazione di prassi e misurazione di indicatori chiave di performance (KPIs) che dimostrano il livello di maturità dell’organizzazione. Specificamente il sistema di parità di genere individua 6 importanti aree:

  • Cultura e strategia
  • Governance
  • Processi HR
  • Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda
  • Equità remunerativa per genere
  • Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

La norma UNI/PDR 125 richiama a sua volta la UNI ISO 30415 “Gestione delle risorse umane: Diversità e inclusione”, standard molto interessante per la definizione di KPIs non soltanto sulla parità di genere e che però non è certificabile in quanto linea guida.

L’approccio C&A

Consigliamo di inserire l’utilizzo dei KPIs della UNI/PDR 125 e della UNI ISO 30415 nell’ambito del report GRI , eventualmente senza procedere nell’ottenimento della certificazione di terza parte. C&A – ESG può comunque seguirvi tramite un approccio tipicamente basato su questi passi:

  1. Assessment iniziale e valutazione delle performance attuali
  2. Definizione degli obiettivi strategici e della governance per la gender equality
  3. Realizzazione del sistema di gestione e lancio dei piani di miglioramento delle performance
  4. Audit con personale certificato al fine della valutazione dei miglioramenti ottenuti
  5. Accompagnamento in certificazione con ente terzo accreditato Accredia

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